venerdì 18 luglio 2008

Genesi secondo i Cadetti


Non solo...ADAMO ED EVA


Riassunto della puntata precedente: In sei giorni il Signore aveva creato tutte le cose: il sole, la luna, quello scemo di Totti, le Winx, dragonball, i teletubbies, i puffi, la forfora... e poi i balli di Giulia, famosi in tutto il paradiso, l'alfabeto coreano, i canti di Hanul...il nintendo DS, l'Hi pod e i cellulari... e tutti gli animali del creato, tranne Ester La Fata, che era già sua maestra da tempo immemorabile.

E allora il Signore disse:

Orsu'..., prendiamo del fango. Orsu'..., impastiamolo. Orsu'...

Poi ci sputo' sopra, e nacque Adamo. E Adamo, un po' disgustato, asciugandosi il viso, disse:

Azz...Cominciamo bene!

Ma i suoi guai non erano finiti lì, perché il Signore, non ancora soddisfatto, gli fece l'anestesia totale con il soffio del suo alito. E siccome il Signore DIO aveva mangiato pesante, peggio dei cadetti quando si strafogano come Jacopo Cirica ed Elia Cortini, che poi, nel caso di quest'ultimo, gli viene sempre il mal di pancia ed è costretto a guarire mangiando il ghiacciolo ala limone, Adamo si addormentò come un sasso. E così il Signore DIO creò la donna.

E Adamo disse:

Signore, ma che cosa succede? Da un fianco sento uno strano prurito, manca un pezzettino...Ho chiesto anche a Berenice l'infermiera, ma non ho capito proprio che cos'è questo grande prurito che sento.

Ma il Signore rispose:

No, questo prurito che senti, Adamo, è perché è nata la donna. Ti da forse fastidio? Eppure, lo appena creata!

E Adamo ancora disse:

Signore Dio, quando sono piccole no, ma quando iniziano a crescere come Alessia Barile, Elisa Pirri e Ara la coreografa coreana...allora cominciano ad infastidire molto, soprattutto la sera, quando, invece di dormire urlano e strillano...Comunque, a guardare bene mi mancano almeno tre etti... Si vede a occhio nudo!

Ma il Signore non volle sentire ragioni e disse:

Adà, stammi a sentire e vedi di non rompere! Scusami, fai come Nicola Maiello, gioca, divertiti e pensa a mangiare! E guarda che anche tu non sei da meno...Non ti ricordi che quando avevi l'età di Emanuele Miccinelli, di Mattia Sporeno, Lee bin e Samuele Ribellino, facevi di peggio? Beh, lasciamo stare e passiamo oltre!

Poi, Il Signore Dio li mise entrambi in un posto così bello, in un giardino che si chiamava ECUMENE, anzi, pardòn, deve esserci un errore. Il posto si chiamava come il nome di un cinema: Eden.

E allora il Signore disse:

Qui potete mangiare di tutto, proprio come ad Ecumene: carne, bastoncini di pesce dal colore fosforescente, pane e nutella, marmellata a colazione, fritto misto, pasta con l'aglio, pizza margherita, gateau con purè e wurstel, ma... non le mele. Le mele no, LE MELE NO! E quando dico che potete mangiare tutto, intendo tutto. Hai capito Giacomo Vaccari? E Adà, non ci sono vizi e non fare lo schizzinoso come alcuni bambini e bambine del campo cadetti! Questo non mi piace, quast'altro non lo mangio... Però le mele, quelle proprio NO!

E Adamo rispose:

A bello, calma, calma...Non ti inquietare come fa Giuseppe della staff...Ci stanno le albicocche e le prugne che mi piacciono pure di più... Noi mangeremo le albicocche e le prugne! Così andremo pure bene di corpo superando i problemi di stitichezza... Resterà forse un po' di puzza. Ma tanto in alcuni bagni dei cadetti non ci si può entrare per altre puzze. Vedi stanza centrale del terzo edificio.



Ed ecco che un bel giorno, Adamo, mentre Eva prendeva il sole leggendo la favola di Pinocchio, come farà qualche secolo più tardi il nostro amico Charles Darwin, si mise a classificare gli animalie a dare loro i nomi. E diceva:

Tu ti chiamerai cane, tu non entrerai nell'arca di Noè e ti chiamerai Pesce (anche se nessuno dei cadetti lo aveva capito durante la caccia al tesoro). E tu, che sarai molto sporco da vivo, buono, saporito e cucinato in crosta da Silvano quando morirai, ti chiamerai porco...

E il maiale diceva:

Ma come?! Quello cane, quell'altro pesce ed io porco? E dove sta la giustizia divina? Voglio vedere te a passare tutta l'eternità ad essere usato come termine di paragone con la sporcizia.

E che cosa dovremmo dire noi, allora?

Si lamentavano in coro lo scarafaggio, la puzzola e il verme. Ed io, allora? Rispose il topo, tanto caro a Teresa? (in coro) Siamo tutti usati dagli esseri umani per essere paragonati a qualcosa di schifoso e di sporco. Non è giusto! Puzzola:

E poi, caro Adamo, se ti riesce di farti una camminata al lago di Albano, dove sono stati anche i cadetti, vai a vedere di cosa siete capaci voi esseri umani.

Scarafaggio:

E poi, ci venite a parlare di responsabilità nei confronti del creato.

Verme

Da come possiamo vedere, il degrado del creato in più zone del nostro Paese è solo per vostra noncuranza e irresponsabilità

Rivolti al pubblico:

Pensate bene a come volete vivere e custoditevi il patrimonio della natura, senza devastarlo.

Nel frattempo Eva si trovava vicino a un albero; a un tratto si girò e vide un serpente. E disse:

Che schifezza di animale!

Sei bella tu! Ma ti sei vista allo specchio, oppure ce l'hai di legno?

rispose il serpente, che era permaloso. Ed ecco che prese a parlare ad Eva con voce accattivante, come quella di Elvira quando capisce al volo:

Le mele fanno bene, contengono le vitamine, una mela al giorno leva il medico di torno...Se mangerete di questo frutto diventerete belli e intelligenti, come i ragazzi e le ragazze del campo juniores...ovviamente si fa per dire. Ma li avete visti bene? Meglio non fare commenti...

Ed Eva, molto perplessa per il paragone, disse:

Ma noi siamo già intelligenti!

E il serpente, con aria rassegnata, guardò Adamo e disse:

Guarda là, quello è da un' ora che va parlando con un porco... Ti pare una persona intelligente?

E' vero

rispose Eva, e sputo' in faccia ad Adamo. E Adamo disse:

Ma che brutta giornata! Peggio di quando si alzano i cadetti!

Eva:

Sono stato appena creato e già mi hanno sputato in faccia due volte.

Ed Eva gli offrì una mela, ma Adamo rispose:

Eva, ma che fai? La mela no, costa un' ira di Dio!

Ma Eva minacciò di portarlo al campo lavoro insieme a Bruno, Alessandro e tutti gli altri. E Adamo, alla sola idea di andarci, accettò la mela.E tutti e due mangiarono il frutto proibito. Ed ecco che arrivò il Signore e disse:

Ora, vi caccio a pedate dove non batte il sole, quant'è vero che esiste Dio!

Ed Eva suggerì sottovoce ad Adamo:

Senti, questo è proprio nervoso, diciamogli che siamo atei! E che leggiamo Bookowski come Elia Bertollini.



Ma Adamo scosse la testa:

No, no...Non posso! Mettiti nei miei panni. Lo conosco personalmente da quando sono nato...per me è un padre!

e si copri' il viso, per evitare che qualcuno gli sputasse in faccia una terza volta.

E il Signore disse:

Donna, tu partorirai con gran dolore, dovrai lottare per le pari opportunità...e quando resterai incinta avrai molta difficoltà per essere assunta e mantenere il lavoro! Uomo, tu, come anche la donna andrai a scuola, e qualche volta verrai bocciato, e lavorerai con gran sudore, vivrai da precario, sempre ammesso che troverai lavoro e sarai promosso. E la Terra produrrà spine e sofferenze.

E Adamo disse:

Ma... santo Dio, con rispetto parlando, tutto questo per una mela? E se ci fossimo fatti due spaghetti aglio, olio e peperoncino di notte ad Ecumene? Se questo è il problema domani ti porto un chilo di mele...

Non è la mela,

disse il Signore

e' una questione di principio: oggi la mela, domani le coperte buone delle stanze. Ed io, che figura ci faccio di fronte a Leda, che lavora tanto per tenere Ecumene ordinato?

Davvero stai dicendo? Ma se non c'è nessuno! Ei, guarda che hai creato solo me ed Eva. Non è che ti sei fumato qualcosa come il dio della creazione degli Indios Makiritare?

disse Adamo guardandosi intorno. Ma il Signore fece finta di non sentire e agitando le mani se ne andò dicendo:

A me...n!

che in antica lingua divina vuol dire

Mi avete rotto ciò che non posso dire..., addio!

ma nessuno lo capì, come spesso accade anche oggi.

E Adamo ed Eva abbandonarono il Paradiso terrestre, e affittarono una caverna: due stanze, servizi e cucina abitabile, contratto uso foresteria. E Adamo chiese a Eva:

Ti ha detto nulla la mamma?

ma subito aggiunse:

Ah già, la mamma sono io!

E dovettero procedere per tentativi: fin quando si conobbero in senso biblico. E Adamo disse:

Sai, è stato un piacere conoscerti, altro che i racconti secondo la mitologia Egiziana, o dei popoli nativi d'America!

E quella notte Eva rimase incinta. E Adamo disse:

Oddio, proprio adesso che ancora non lavoro e devo finire la scuola!

Ed Eva disse:

Guarda qua che hai combinato. E' tutta colpa tua, ti sputerei in faccia!

E fu così che fu gettato il seme del primo uomo e anche quello della prima incomprensione.

Ed Eva si gonfiò sul ventre. E Adamo disse:

Se hai mal di pancia, prova con due dita in gola, funziona.

Ma Eva disse:

Non è lo stomaco, scemo, questo e' un figlio... E così nacque Caino. Adamo lo guardò con stupore e disse:

Mannaggia la miseria...Come è piccolo! Io appena nato non ero così piccolo...

E Adamo ci prese gusto e volle conoscere di nuovo Eva. E il Signore vide e chiamò:

Adamo, Adà!

Adamo disse:

Questa è la segreteria telefonica di Adamo. Non sono in casa...

E il Signore disse:

Adamo, non fare il cretino, e smetti di pensare sempre ad una cosa! Fai la fine di...lasciamo stare.

E Adamo disse:

E vabeh Signore, però, scusa se mi permetto...ma... le mele no, la conoscenza di Eva no, tutto no... Secondo me tu hai bisogno di uno psicanalista, mi sembri un ragioniere pontificio! E dove sta la libertà e la responsabilità?

Ma la risposta non la diamo questa sera. La lasciamo a ciascuno di voi ...

E così, dopo Adamo ed Eva, da come abbiamo visto durante questo campo cadetti, in molti cominciarono a chiedersi quando fosse nato l'essere umano e da chi fu creato. Molti popoli da sempre rifletterono sulla creazione e ci tramandarono miti, racconti bellissimi, che anche noi abbiamo conosciuto da vicino ed imparato. Da Nuwa del racconto cinese, al mito tebano del dio dalla testa di montone Khnum; dalla creazione del popolo Swahili, agli Zulu e ai nativi d'America; per finire con il racconto di Parsun Kafir agli Indios Makiritare del Venezuela. E, in modo diverso da ciò che vi abbiamo presentato questa sera, la narrazione del secondo capitolo del libro della Genesi. Senza tralasciare chi si è dedicato allo studio dell'evoluzione umana ed animale, come il nostro compagno di viaggio Charles Darwin. Poi, è stata la volta di Pinocchio. Lo abbiamo incontrato, conosciuto da vicino in modo diverso a come ci è stato sempre raccontato...la sua esperienza di burattino...ma senza fili...è anche un po' la nostra.



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