martedì 8 giugno 2010

Consultazione Metodista di Ecumene

L'autore: Giuseppe Rai
L'articolo viene dalla Riforma.


Incontrarsi, condividere i doni spirituali della tradizione Wesleyana, scambiarsi le proprie esperienze al fine d'approfondire la conoscenza delle diverse realtà locali in rapida evoluzione: questo è ciò che i delegati delle Chiese Metodiste hanno fatto dal 28 al 30 maggio ad Ecumene durante la loro annuale Consultazione.

Proprio a partire dalla conoscenza della Chiesa Metodista Coreana di Roma, impegnata nell'evangelizzazione attraverso il canto, fino alla piccola Chiesa di Novara, attiva nell'accoglienza degli immigrati, passando per le grandi realtà di Palermo e Milano, il tema centrale della Consultazione è stato l'accoglienza e l'integrazione dei fratelli e delle sorelle provenienti dalle Chiese degli altri paesi.

L'ampio dibattito ha messo in luce come l'arrivo di migliaia di questi fratelli rappresenti, da un lato un grande dono di Dio, ma anche una sfida impegnativa per le nostre chiese, che rischiano di farsi trovare impreparate all'appuntamento. Sono chiaramente finiti i tempi in cui nelle nostre assemblee si parlava soltanto di chiusura dei locali di culto e di cessione degli stabili perché sottoutilizzati; oggi uno dei principali problemi, se veramente di problema si tratta, e non d'opportunità, è proprio quello di trovare nuovi locali adeguati ad accogliere le centinaia di fratelli che stanno bussando alle porte delle nostre chiese, superando le tante difficoltà di ordine pratico ed economico, ma anche politico ed amministrativo che questo comporta, considerato il clima non certo favorevole all'accoglienza che si respira oggi in Italia.

L'altro aspetto toccato dalla discussione, Essere Chiese Insieme, ha altresì messo in risalto le difficoltà di stabilire un percorso comune e condiviso tra italiani e non, che possa superare le diversità culturali, presenti soprattutto con la prima generazione d'immigrati, in attesa dei loro figli, purché la chiesa, nel frattempo, sappia trovare le giuste soluzione.

I delegati, consapevoli come le nostre chiese si trovino di fronte una grande sfida, che soltanto con l'aiuto di Dio da una parte, e l'impegno e la passione dei suoi membri dall'altra, sarà possibile vincere, hanno posto una serie di domande e formulato diverse proposte cui il Comitato Permanente dell'Opcemi ha cercato di dare risposte adeguate, recependo nello stesso tempo gli utili suggerimenti che sono venuti dalla Consultazione.

Nessun commento: